Verbavolant edizioni
La casa editrice per grandi e piccini
Per Grandi
Per Piccini
Per parlare di noi abbiamo deciso di intervistare il nostro “capo”, colei che ha deciso di imbarcarsi in questa impresa. A rappresentarci sarà il miglior amico dell’uomo, un cagnolino di peluche, la nostra mascotte che ci dà preziosi consigli e ci accompagna alle fiere e alle manifestazioni (quando leggerete queste righe sarete portati a considerarci degli sclerati fuori di testa ma non temete: siamo veramente, a volte, ma simpaticamente, un po’ fuori di testa!) Dal momento che Vongoletto (questo è il curioso nome della mascotte prima citata. Vi racconteremmo perché si chiama così ma non ci sembra la sede adatta) usa un linguaggio suo proprio che solo noi riusciamo a interpretare, per comodità i dialoghi saranno riportati nel linguaggio umano italiano standard.
Quando nasce questa idea un po’ folle di aprire una casa editrice?
Nasce qualche anno dopo la laurea in lettere, quando mi rendo conto di avere abbastanza rotelle fuori posto per imbarcarmi in un’impresa di questo genere!
E perché proprio una casa editrice e non, chessò, un bel negozio di cibo per cani? (!)
Perché ho sempre avuto un grande interesse per il mondo dell’editoria e dei libri in generale. Fin da bambina amavo andare per librerie e cartolerie e annusare il profumo della carta e dell’inchiostro.
N d i* posso assicurare che la fissazione le è rimasta anche adesso e che a volte è un po’ fuori luogo. Mette il naso dappertutto. E se lo dico io che di odori me ne intendo…
Ok, non potevi accontentarti di lavorare da qualche parte dove si vendessero o stampassero libri?
Ovviamente no! Ma chi te le scrive queste domande? Sorvoliamo… dopo la laurea ho fatto dei corsi specifici e ho deciso di lavorare nel mondo dell’editoria. Avevo pensato di propormi a delle case editrici ma quasi sicuramente sarei dovuta andare via da qui, così ho pensato di prendere coraggio e tentare e ora… eccoci qui.
Perché hai scelto proprio questo nome? Forse la seconda parte del motto (vedi che bravo, conosco anche il latino!) sarebbe stata più adatta non ti pare?
No, perché voglio che i lettori visualizzino l’immagine delle parole che escono dai libri (i nostri) e che li seguano fedelmente accompagnandoli nella loro vita. Immagine poetica, ti pare?
Non posso contraddirti per contratto… chi sono i nostri potenziali lettori?
Direi un po’ tutti. Abbiamo (n d i* il suo noi maschera spesso un IO ma lasciamo correre…) deciso di rivolgerci a un pubblico differenziato grazie a varie collane. Direi comunque che il nostro è soprattutto un pubblico di bambini e giovani, anche solo nell’anima (diversamente dubito che sarebbero arrivati fino a questo punto nella lettura dell’intervista!).
Mi dicono che dobbiamo chiudere qui, perché questa pagina non può essere troppo lunga, ma so che hai una cosa importante da dire…
Sì, è una cosa che dovrebbe essere scontata ma che purtroppo non lo è affatto. La nostra è una casa editrice non a pagamento per gli autori! Non chiediamo contributi ma scommettiamo sugli autori o sugli illustratori che ci sono piaciuti e investiamo su di loro.
Ora che ho finito di lavorare mi prepari la pappa…?
Chi ti ha detto di aver finito? Torna al lavoro piuttosto, abbiamo ancora un sacco da fare!
* nota dell’intervistatore
Per scrivere queste righe ho voluto approfittare, per ispirarmi, di una bella giornata di sole e di una rilassante passeggiata per i quartieri più intimi della città vecchia.
Probabilmente è inusuale dedicare una pagina al luogo in cui si lavora, specie per una casa editrice. In realtà il legame tra ciò che facciamo e il luogo dove viviamo è molto stretto e non perché siamo una casa editrice “localistica”, tutt’altro. Per lavorare abbiamo bisogno della luce del nostro sole e dell’odore del nostro mare che scandisce le giornate quando è increspato dallo scirocco, quando è sereno e invitante o quando è nero e gonfio di tempesta. Comunque abbiamo anche un certo gusto per le sfide, ecco perché abbiamo scelto di rimanere, al contrario di parecchi nostri coetanei.
Questo, però non ci vieta di essere spesso in giro per fiere, manifestazioni, presentazioni. Ma tornare a casa è sempre un piacere!
La VerbaVolant ha sede a Siracusa, alla Borgata, un quartiere costruito nella seconda metà dell’800, fuori dall’isola di Ortigia, chiamata affettuosamente “u Scogghiu” dai vecchi siracusani. Il quartiere si è sviluppato intorno alla basilica di Santa Lucia extra moenia, un bell’edificio del XII secolo dedicato alla patrona della città, e la nostra sede dista solo pochi metri dalla piazza dove è situato.
Speriamo vi venga voglia di venirci a trovare!
Siamo sempre contenti di ricevere le vostre opere ma ci sono alcune cose da sapere.
Dovete inviare una mail a manoscritti@verbavolantedizioni.it contenente la sinossi dell’opera da valutare e un breve profilo biografico.
Noi non pubblichiamo raccolte poetiche di nessun genere, quindi non inviatene perché non verranno valutate.
Amiamo molto le illustrazioni; quindi potete inviare, oltre a opere di narrativa, anche libri illustrati e fumetti.
La redazione procede a una prima valutazione delle sinossi. Se reputate interessanti si procede alla valutazione del manoscritto. Non mandiamo valutazioni delle opere che ci vengono proposte; ci dispiace ma sono tante e non potremmo farlo, ma vi assicuriamo di leggere tutto! I tempi di attesa sono di circa 5-6 mesi al momento; se non verrete contattati in questo arco di tempo… l’opera non è stata selezionata.
Un consiglio: date prima un’occhiata al nostro catalogo e alla voce chi siamo. Mail che palesemente dimostrano di non sapere a chi ci si rivolge non sono certamente un buon biglietto da visita!