Davide e il mistero QWERTY

Il prezzo originale era: 13,00 €.Il prezzo attuale è: 12,30 €.

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Collana: segnaSTORIA

Autore: Stefano Amato
è nato e vive a Siracusa. Suoi racconti sono usciti su riviste quali “Maltese Narrazioni”, “Linus”, “Fernandel”. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Soggetti del verbo perdere (Verbavolant, 2006), Le sirene di Rotterdam (Transeuropa, 2009) Il 49esimo Stato (Transeuropa/Feltrinelli, 2013) e Bastaddi (Marcos y Marcos, 2015). Nel 2009 ha scritto con Fabio Genovesi e Franz Krauspenhaar una Guida letteraria alla sopravvivenza in tempo di crisi. Nel 2017 è uscita per i tipi di LetteraVentidue il saggio Archimede di Siracusa. Ha fondato e dirige la rivista letteraria “A4”.

Illustratore: Roberta Terracchio
Roberta Terracchio è nata e vive a Palermo. E’ conosciuta sul web per i suoi “buoni propositi”, il suo mood positivo, e per i suoi disegni minimal ed emotivi. Illustra principalmente in digitale e quando utilizza il colore sfodera la sua palette di toni luminosi riempiendo i disegni di piccoli dettagli da trovare. Pubblica per la prima volta nel 2014 un libro illustrato e scritto da lei, Oltre il cappuccio rosso (ed. Il Palindromo), e prosegue con i suoi disegni sui social creando un personaggio che nel 2016 diventa protagonista dell’albo illustrato Il viaggio di Sketch (Valentina edizioni). Ha collaborato con aziende di svariati settori, dalla moda alla cucina, illustrando anche vari ricettari per la Macaluso s.p.a.
Nel 2014 ha fondato, con altri collaboratori, il magazine online di illustrazione Aduntratto.com, di cui è direttrice.
Nel 2018 ha illustrato il volume Davide e il mistero Qwerty per VerbaVolant edizioni

 

Età: 8+
Pagine: 160 pagine a colori
Formato: 15 x 21, brossura con aletta e segnalibro staccabile dalla copertina.
Isbn: 978-88-99931-17-9

Descrizione

“Non hai idea di che cosa sia, vero?”
“Mmmh. Un vecchio registratore di cassa?”
Lui ha sbuffato fuori una risata che ha fatto sollevare i baffi bianchi che gli ricoprivano il labbro superiore. “Scusa” si è giustificato, “è che rimango sempre stupito dalla velocità con cui avanza il progresso. Vedi, quella che hai davanti è una macchina per scrivere. O da scrivere, come dicono alcuni.”
“Oh” ho detto io, facendo di sì con la testa. In realtà avrei voluto dire: grazie, signor Baraldo, ne so quanto prima.

Per il piccolo Davide è cominciata una noiosa estate come le altre: compiti delle vacanze, qualche giorno al mare ma sempre nel weekend, i dispetti del mal sopportato Sergione. A cambiare le cose non sarà certo l’arrivo nel suo palazzo di un nuovo condomino, tanto più che è un vecchio signore, un po’ particolare oltretutto. Colleziona oggetti strani, dice si chiamino “macchine da scrivere” e siano una specie di antenati dei computer, non certo il massimo della novità dunque: e allora perché Davide ne è così incuriosito? Cosa mai significherà la parola QWERTY? Quale mistero si nasconde tra i pesanti tasti della Lettera 22, della Remington e della Underwood? Una storia di scoperte e rivelazioni, di oggetti dimenticati che riprendono vita, ma soprattutto di una grande amicizia, quella tra Davide ed Eustachio, ex-riparatore di macchine da scrivere ormai in pensione: insieme riannoderanno il filo del mistero QWERTY, che lega i primi prototipi di pianoforte letterario, nati già a metà del Diciannovesimo secolo, ai tablet di ultima generazione, e renderà la loro estate davvero indimenticabile.

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